L’esposizione, curata dal maestro Francesco Landucci,  artista e tecnico di architettura sonora, è una sorta di percorso sensoriale sulle note degli strumenti dell’antica Roma e degli Etruschi (che possono essere anche suonati) all’interno del parco archeologico di San Vincenzino. Tramite una pulsantiera e un impianto audio è possibile rievocare i suoni e gli echi dei combattimenti del passato.

Si tratta di un’installazione di archeologia sonora che risponde anche alla richiesta di una maggiore accessibilità. I 15 strumenti musicali rendono inoltre il polo museale quasi unico nel suo genere.